Report del meetup organizzato da Ekio con Tomer Sharon – User Researcher di Google.
Due energici sviluppatori "top gun" (MIT e Stanford) hanno sprecato $ 200 sviluppando il prodotto sbagliato, ovvero senza considerare le esigenze degli utenti prima di iniziare lo sviluppo. Tuttavia, all'inizio, l'idea sembrava buona...
Come evitare il fallimento?
Dobbiamo prima capire le ragioni del loro fallimento. Per Tom Sharon, ce ne sono sei:
- non si sono innamorati del problema: è assolutamente necessario concentrarsi sul problema da risolvere prima di attaccare la soluzione.
- Hanno concentrato la loro ricerca su amici e famiglia, in altre parole, chiunque ti dica quello che vuoi sentire.
- hanno ascoltato gli utenti. Sfortunatamente, gli utenti mentono, non devi ascoltarli, devi osservarli.
- non hanno non ha testato le ipotesi più rischiose : ad esempio, il prodotto è davvero adatto all'uso mobile?
- Mentalità "bob the builder": troppo impaziente per iniziare a costruire e codificare. Fuori, devi iniziare con (1) convalidare che il problema esiste, (2) convalidare che esiste un mercato – un numero sufficiente di persone che incontrano il problema e (3) confermano che il prodotto risolve il problema.
- In sintesi, hanno eseguito perfettamente il piano sbagliato.
La soluzione: Lean User Research.
In un contesto di Lean Startup, il ricerca degli utenti deve soddisfare 3 punti chiave:
- essere veloce: non è possibile fare 6 mesi di ricerca, l'unità di tempo è la settimana o il giorno.
- essere di buona qualità : nessun margine di errore.
- essere perseguibile: la ricerca deve portare all'azione. Sii attuabile per creare valore per il cliente.
3 Tecniche di “Lean User Research”.
- Campionamento dell'esperienza.
Si tratta di porre la stessa domanda 5 volte al giorno per 5 giorni allo stesso gruppo di utenti (circa 100). Esempio di domanda: "cosa ti ha infastidito di recente" o "perché hai preso appunti su carta". La domanda deve essere ben formulata, per identificare un comportamento ricorrente. Nessuna domanda binaria (S/N), nessuna opinione, deve riguardare il comportamento. La chiave è porre la domanda meno spesso rispetto al verificarsi del comportamento, ad esempio "perché hai aggiornato l'ultima volta il tuo sito web". - Osservazione
La dimostrazione è realizzata mostrando un video di 90 secondi, un'intervista a un utente in un supermercato. Tom mette in evidenza la quantità e la qualità delle informazioni dell'utente (user insight) che transitano in così poco tempo. - porte finte
La tecnica delle porte finte consiste nell'offrire l'acquisto o l'abbonamento al servizio prima che esista (con una riduzione ad esempio del -30%). L'obiettivo è misurare l'appetito del mercato per il nuovo servizio.
Conclusione
La ricerca degli utenti è un fattore chiave di successo per i progetti innovativi. Di fronte alla riluttanza che può esserci in relazione ai costi generati, va ricordato che costa sempre meno dieseguire perfettamente il piano sbagliato.
Grazie ancora per questo fantastico incontro!
Antoine Visonneau – Associate UX-Designer @UX-Republic
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