Bono cappelli, kezako?
Contro ogni aspettativa, niente a che vedere con il cantante degli U2 e il suo coloratissimo copricapo! Il metodo del cappello è stato teorizzato da Edward de Bono, uno psicologo maltese, nel suo libro “Six Thinking Hats”.
Il suo obiettivo? Facci pensare meglio. Come ? Separando il pensiero in sei funzioni definite. Ogni funzione è materializzata da un cappello che i partecipanti indosseranno a turno. Adottando successivamente ogni modo di pensare (o cappello), i partecipanti saranno spinti a:
- pensa differente
- affrontare un problema da tutte le angolazioni
- limitare la censura automatica
Presentazione dei sei cappelli
I sei cappelli sono:
Cappello bianco – Neutralità: concentrarsi sulla soluzione in base ai fatti, ai dati, alle cifre...
Cappello giallo – Ottimista: Individuazione degli aspetti positivi e del valore aggiunto della soluzione.
Cappello nero – Pessimista: identificazione di rischi e svantaggi (ma anche modi per superarli!)
Cappello rosso - Emozioni: Concentrati su emozioni viscerali, soggettive, presentimenti.
Cappello verde – Creatività: Innovazione e proposta di nuovi concetti.
Blue Hat – Organizzazione: incanalare le idee, organizzare il processo di pensiero.
Corso dell'officina
Ti suggerisco di usare i cappelli di Bono per stravolgere il tuo brainstorming. In questo modello di officina, tutti i partecipanti indosseranno lo stesso cappello insieme. Il facilitatore si assicura che i partecipanti rimangano nel giusto modo di pensare e gestisce i cambi di cappello.
Durata: minimo 2 ore
Fase: ideazione
Partecipanti: da 3 a 10 (+ un facilitatore)
Materiale: Lavagna, post-it, pennarelli, adesivi per il voto
Passaggio 1: introduzione (cappello blu)
- Il facilitatore indossa il cappello blu e presenta il problema da affrontare.
- Presenta gli obiettivi del workshop e la sua sequenza.
Passaggio 2: breve (cappello bianco)
- Ogni partecipante indossa il cappello bianco della neutralità e presenta i fatti e le cifre a sua disposizione sulla questione.
Passaggio 3: ideazione (cappello verde)
- Ogni partecipante indossa il cappello verde della creatività e genera un massimo di idee innovative in modo silenzioso (1 idea / 1 post-it).
- Il facilitatore raggruppa idee simili alla lavagna e le legge ad alta voce. Si assicura che le idee siano comprese da tutti.
Passaggio 4: voto a punti (cappello rosso)
- I partecipanti indossano il cappello rosso delle emozioni e votano silenziosamente le loro idee preferite, secondo il loro istinto.
- Il facilitatore isola le idee migliori (da 3 a 5) e chiede ai partecipanti di esprimere i loro sentimenti durante un debriefing.
Fase 5: Pessimismo (cappello nero)
- Tutti indossano il cappello nero del pessimismo e identificano i rischi associati alle migliori idee.
Passaggio 6: ottimismo (cappello giallo)
- I partecipanti indossano il cappello giallo dell'ottimismo e identificano i benefici che supereranno i rischi identificati durante la fase precedente.
Passaggio 7: secondo punto di voto
- Un secondo voto silenzioso isola l'idea migliore.
Step 8: Piano d'azione (cappello blu)
- I partecipanti indossano il cappello blu dell'organizzazione e redigono un piano d'azione per portare avanti l'idea scelta.
Conclusione
Il metodo Hats di Bono porta l'ideazione oltre mettendo in sequenza il pensiero. Affrontando un problema da ogni angolazione in successione, evitiamo di eliminare le idee troppo velocemente e ci assicuriamo che le soluzioni adottate siano praticabili.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto, tanto di cappello!
Orane LEFEVRE, UX Designer @UX-Republic
Fonti di immagini: Sito ufficiale del Gruppo Bono https://www.debonogroup.com/services/core-programs/six-thinking-hats/


