Flupa 2016: un'annata eccezionale!

Per il secondo anno consecutivo, UX-Republic è stata sponsor platino di La Flupa UX-DAY, l'incontro annuale dei professionisti dell'UX.
La prima giornata è stata dedicata ai workshop, la seconda alle conferenze. La cosa più difficile ovviamente è fare una scelta tra le 4 sessioni parallele su 4 slot, perché tutte le materie sono molto attraenti.
Giovedì mattina alle 8:45, troviamo l'amichevole team FLUPA e partecipanti provenienti da tutta la Francia, Quebec, Belgio e, naturalmente, Lussemburgo (FLUPA è l'acronimo di French Luxembourg User Experience Professional Association).
cappelli di bono
La mia giornata è iniziata con il workshop di cappelli bono moderato da Antoine Blanchard e Martin Deramecourt. È sempre interessante scoprire nuove tecniche e avanzare nella comprensione delle sorgenti della creatività di gruppo. Inventato da Edward de Bono, il meccanico del cappello è semplice: indossa un cappello ed entra nello stato mentale corrispondente per valutare un'idea o un concetto. Con l'avanzare del workshop, cambieremo i cappelli. Ad esempio, nella fase di cappello rosso, l'intero gruppo esprime la sua émotions mentre nella fase del cappello carne di maiale, ognuno esprime i fatti e solo i fatti, razionalmente. Il grande punto di forza di questo workshop è quello di neutralizzare gli ego. Fornendo un ambiente divertente favorevole a generare empatia, questo workshop promuove l'appropriazione di nuove idee e aiuta a identificare i rischi e le obiezioni all'inizio di un progetto.
miglioramento collettivo
Ho anche apprezzato il workshop sulla gestione snella e agile condotto da Damien Bonhomme e Alfred Almendra. In un primo momento ci fanno vivere una situazione assurda con “il gioco delle biglie rosse” inventato da William Edwards Deming. Fin dall'inizio del workshop siamo immersi in un sistema molto inefficiente, senza autonomia né potere di miglioramento. Capiamo che a il cattivo sistema vincerà sempre contro le buone intenzioni. Al contrario, il secondo esercizio "la palla supersonica" si basa sulmiglioramento collettivo. Si tratta di fare in modo di passare la palla il più velocemente possibile tra tutti i partecipanti. In poche iterazioni ci siamo riusciti moltiplichiamo la nostra efficienza per 10. La dimostrazione è molto forte sull'approccio empirico al miglioramento continuo del lavoro. Percepiamo immediatamente i benefici dei metodi agile e magro per ottimizzare sistemi e metodi di produzione.
mappatura degli utenti
Infine, la prima giornata si è conclusa con un workshop di User Story Mapping guidato da Sophie Freiermuth.
Questo workshop mi è piaciuto molto sia nei contenuti che nella forma e darò quindi vita ad un articolo dedicato. In due parole: secondo Sophie, la sfida dello storymapping è catturare e organizzare le conoscenze e le idee dei partecipanti. Gli strumenti narrativi consentono di catturare il verbale (ciò che viene detto) per trasformarlo in un visivo (post-it) e organizzare la sequenza d'azione su una timeline. Possiamo quindi scendere in ogni compito e scomporlo in sotto-compiti andando avanti e indietro tra la visione globale e i dettagli.
Interessato a questo argomento?
A domani per un secondo articolo sul Best of Flupa 2016!
Antoine Visonneau, Evangelista UX @antoineviso @uxrepublic